E’ stato molto faticoso scrivere questa recensione. Non so se in poche righe riuscirò a comunicare tutta la bellezza e l’entusiasmo che questo libro ha suscitato in me. Durante la lettura si percepisce il modo di lavorare di Michelangelo e si ha l’impressione di sentire i colpi di scalpello e martello che l’artista dava al marmo. Il suo essere genio nell’interpretare l’arte destreggiandosi tra difficili committenti, delatori e gelosi artisti rivali.
Una lunga vita trascorsa tra i potenti, vivendo in povertà e mantenendo con i suoi guadagni una famiglia numerosa e incontentabile.
Quando ho visto il Tondo Doni ho quasi pianto. Man mano che mi avvicinavo al dipinto, il modo diverso della luce di colpire la tela, dava l’impressione che i personaggi fossero dotati di vita propria. Grazie a questo libro, ho saputo che il committente non fu entusiasta del lavoro svolto da Michelangelo e che cercò di dimezzare il prezzo pattuito.
D’Orazio ha reso giustizia al genio Buonarroti e alla sua arte. Con questo libro in mano, andrò a vedere ogni opera esposta di Michelangelo perché una semplice foto non rende loro giustizia.
Sperling & Kupfer Editori S.p.A.
Io ho acquistato un’edizione Mondolibri.