Antonio, con una dubbia diagnosi di epilessia, viene visitato in un centro specialistico di Marsiglia. Qui il professor Gastaut, gli propone una terapia più leggera rispetto a quella prescrittagli in Italia.
Antonio soffre per la sua diversità e per la separazione dei genitori ma Gastaut gli infonde coraggio e fiducia almeno per affrontare la malattia. Alla fine del liceo, deve tornare a Marsiglia per un’ultima visita con lo stesso medico che sta per andare in pensione. Antonio non vorrebbe andare sia perché ogni novità lo scombussola, sia perché non vuole stare da solo con suo padre; è quest’ultimo infatti che deve accompagnarlo.
Gastaut per decidere se il disturbo sia scomparso, propone di sottoporre il ragazzo a una prova stressante, farlo stare sveglio per 48 ore di fila. Saranno le 48 ore migliori che padre e figlio vivranno assieme. Ritroveranno l’essenza del loro legame in una Marsiglia proibita. Un invito a non perdere tempo con i fraintendimenti. L’autore ci sprona a cercare sempre il dialogo e la chiarezza perché il tempo perso negli equivoci non torna più.
Giulio Einaudi Editore, io ho acquistato un’edizione Mondolibri.