Il senso che mi lascia addosso questo libro non è piacevole. Osannato dalla critica e con un ottimo successo di vendite, mi aspettavo di leggere qualcosa di straordinario. Così non è stato.
L’ho trovato scritto a posteriori dall’ottica di un vincitore pietoso. Non ho percepito la Germania nazista della seconda guerra mondiale. Non posso credere che le assaggiatrici di Hitler non fossero persone devote al loro Fuhrer. Non è credibile la scelta di un’ebrea imboscata e di donne dissidenti.
Era un ruolo troppo delicato per non indagare sulle candidate in modo approfondito. Era un onore assolvere questo compito per il padre della Germania nazista.
Edizione Giangiacomo Feltrinelli Editore Milano, io ho acquistato un’edizione Mondolibri